Quest'estate (2018) ho partecipato ad un camp di due settimane in Danimarca, così strutturato: tre giorni in famiglia, una settimana in barca a vela e altri quattro giorni in famiglia, in un'altra città rispetto all'inizio.
Con me c'erano altri nove ragazzi provenienti da vari paesi e sono stata molto fortunata perché erano tutti molto simpatici e il gruppo è stato super affiatato fin dal primo momento.
I primi giorni sono stati abbastanza pieni: siamo stati in un parco avventura, abbiamo percorso un fiume in canoa, abbiamo fatto il bagno al mare, abbiamo visitato una base militare e abbiamo passato una giornata a Copenhagen, mentre negli ultimi giorni abbiamo visitato un paio di altre città, abbiamo fatto delle grigliate e varie altre cose.
La mia parte preferita però è stata la settimana in barca: non essendo mai stata su una barca a vela non sapevo cosa aspettarmi, ma sono rimasta piacevolmente sorpresa.
Ci siamo divisi in due gruppi e a turni dovevamo occuparci noi di lavare i piatti o di aiutare ad esempio a montare o smontare la vela, a tenere il timone o ad attraccare.
Tutte le mattine, dopo la colazione, partivamo e viaggiavamo per un paio d'ore, fino all'ora di pranzo. In quel tempo eravamo abbastanza liberi di fare quello che volevamo (che di solito era leggere, giocare a carte o dormire), così come anche quando attraccavamo, a patto di tornare entro le 11.
Così abbiamo visto molte città costiere della Danimarca, quelle piccole e piuttosto sconosciute che non avremmo mai visto altrimenti.
La parte più bella però secondo me era il cielo: la notte nei porti non c'era molta luce, quindi si vedevano benissimo le stelle e molte notti le abbiamo passate sul pontile a guardare le stelle cadenti.
In generale posso dire che è stata un'esperienza stupenda che se potessi rivivrei mille volte e che consiglio a tutti di fare, perché permette davvero di aprire gli orizzonti e conoscersi meglio.
[Best_Wordpress_Gallery id="17" gal_title="All images"]